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Papa Francesco e l'indipendenza dello SMOM


La cupola di San Pietro vista da Villa Malta all'Aventino

Venerdì pomeriggio 27 gennaio, Papa Francesco ha scritto una lettera di due pagine ai membri del Sovrano Consiglio dell’Ordine di Malta che si è riunito oggi alle 15 nella sede di via Condotti, durante il quale il gran maestro Matthew Festing si è dimesso davanti al Sovrano consiglio dell'Ordine di Malta e l'interim è stato assunto come "luogotenente interinale" dal gran commendatore frà Ludwig Hoffmann von Rumerstein. E' stato, inoltre, riaffidato l'incarico di gran cancelliere a Albrecht Boeselager, che era stato estromesso lo scorso dicembre.

Quello del Papa è un gesto distensivo, una risposta alle preoccupazioni e ai malumori di alcuni alti gradi dell’Ordine che sono giunti fino a prospettare la possibilità di respingere le dimissioni di Festing per sottolineare l’indipendenza dello SMOM. Segnali in questo senso erano giunti da più parti Oltretevere.

Dopo avere dato atto all’Ordine del prezioso servizio che l’Ordine fornisce agli ammalati, ai poveri e alle persone bisognose, Francesco sottolinea proprio questa indipendenza. Afferma infatti al secondo capoverso:

“Per assicurare la continuità e l’efficacia di questo servizio, la Carta Costituzionale dell’Ordine prevede una speciale sovranità, riconosciuta dagli Stati a livello internazionale, e un ordinato avvicendamento di governo anche in casi eccezionali”.

Poi però Francesco ricorda le conclusioni cui è giunta la Santa Sede e che sono state comunicate all’Ordine dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, “tra cui quella di nominare da parte mia un Delegato Speciale in vista del Capitolo Straordinario e di iniziare uno studio su alcuni aspetti della Carta Costituzionale”.

Il Papa spiega anche dettagliatamente quali dovranno essere i prossimi passi della vita dell’Ordine. E sembra prospettare una diarchia (nella lettera parla di “stretta convergenza di obbiettivi”) tra il Luogotenente interinale (il numero due) che dovrà esercitare la “responsabilità di governo ad interim, in particolare riguardo a tutto ciò che è relativo ai rapporti con gli Stati, inclusa l’attenzione al Corpo diplomatico accreditato presso l’Ordine” e il Delegato Speciale del Papa “il quale si occuperà del rinnovamento spirituale dell’Ordine, specificatamente dei suoi Membri professi” (cioè che hanno fatto i voti religiosi).

La “stretta collaborazione” tra i due “per il bene dell’Ordine e la sua crescita armoniosa viene ripetuta due volte e ancora due volte viene sottolineato che “la specificità dell’Ordine di essere un Istituto religioso laicale e anche un Soggetto di diritto internazionale” deve essere “sostegno per un più efficace servizio secondo il suo carisma antico e sempre attuale: Tuitio fidei et obsequium pauperum”. Cioè l’indipendenza non può essere invocata in sé ma deve essere funzionale al servizio.

Nessun accenno dunque alll’elezione di un nuovo Gran Maestro che dovrebbe avvenire con una riunione del Consiglio compito di Stato, convocato dal Luogotenente interinale tra i 15 giorni e i tre mesi dal momento dell’assenza (normalmente l’incarico è a vita) del Gran Maestro precedente.

I tempi di revisione della Carta Costituzionale andranno oltre i tre mesi previsti per la votazione del nuovo Gran Maestro? E chi sarà il delegato speciale di Francesco? Sarà un cardinale? - visto che in molti anche dentro l’Ordine ritengono che la presenza del cardinale patrono Raymond Burke (come è noto uno dei più forti oppositori di Francesco ) abbia contribuito non poco a creare questa crisi tra lo Smom e la Santa Sede?

L’Ordine ha molto apprezzato che il rappresentante del Papa abbia l’appellativo di Delegato Speciale e non quello di Delegato Pontificio che poteva richiamare il passato commissariamento dei Legionari di Cristo per gravissimi illeciti. Il Delegato Speciale - ha scritto Francesco in una seconda lettera diretta al solo Luogotenente interinale - sarà il Suo "esclusivo portavoce" presso l’Ordine. In Vaticano si dice che la nomina avverrà presto ma non in tempi immediati. Il mandato del Delegato speciale inoltre scrive ancora Francesco , “durerà fino alla conclusione del Capitolo straordinario, che dovrà eleggere il nuovo Gran Maestro”. Una tempistica non scontata in base alla lettera inviata allo Smom il 25 gennaio dal Segretario di Stato Pietro Parolin.

La vicenda trova dunque oggi un punto fermo :nessuna rivolta dei Cavalieri contro il Papa, nessun take over da parte pontificia e il ritorno in pista del Gran Cancelliere (una sorta di ministro degli Interni e insieme degli Esteri) , il tedesco Boeselager, molto amato dalla base dell’Ordine, esautorato l’8 dicembre 2016 da Festing con l’appoggio del cardinale Burke , accusato di aver avallato la distribuzione di preservativi in Myanmar (accusa rivelatasi infondata a seguito degli accertamenti del Gruppo di lavoro presieduto dall’arcivescovo Silvano Tomasi, incaricato dal Papa di accertare la procedura seguita) . Ma forse la storia continuerà.

(La Lettera di Francesco all'Ordine di Malta è stata pubblicata da me in esclusiva sull'Huffingtonpost del 28 dicembre)

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