BENEDIZIONI ARCOBALENO: IL CONTINENTE AFRICANO DÀ LA SVEGLIA.PAROLIN:”PUNTO MOLTO DELICATO,NECESSARI APPROFONDIMENTI”
di Maria Antonietta Calabrò
L’intera Chiesa africana capitanata dal cardinale Ambongo contraria alle benedizioni delle coppie omosessuali, mentre il prefetto del Dicastero per Dottrina della Fede cardinale Fernandez ha annunciato che si potranno fare anche in San Pietro.
La lettera di Ambongo costituisce un salto di qualità della contrarietà di settori della Chiesa. Non più uno sparuto numero di tradizionalisti, ma la Chiesa dell’intero continente africano uno dei pochi in cui il cattolicesimo è in forte crescita. Questa presa di posizione , numeri alla mano, influenzerà gli equilibri del futuro Conclave.
Kinshasa, Roma 13 gennaio 2024
Il giorno dopo la nota congiunta di tutte le conferenze episcopali del continente africano, a firma del cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa e presidente del Secam, Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar, che hanno messo nero su bianco (12 gennaio 2024 ) che in tutta l'Africa non si darà seguito alle benedizioni pastorali nei confronti delle coppie irregolari, a cominciare dalle coppie gay ,che le chiedessero, "ha suscitato delle reazioni molto, molto forti e questo vuol dire che si è toccato un punto molto delicato, molto sensibile, ci vorranno ulteriori approfondimenti". Alla domanda se il passo di una tale Dichiarazione abbia rappresentato un errore, Parolin si è limitato a replicare: "Non entro in queste considerazioni, le reazioni ci dicono che ha toccato un punto molto sensibile, saranno necessari ulteriori approfondimenti".
Con tutto il rispetto per Papa Francesco, infatti, tutta l’Africa ha detto no. Ha detto no, in modo ufficiale a qualsiasi forma di colonizzazione culturale, provenisse anche dai vertici della Chiesa: le benedizioni alle coppie omosessuali proposte da “Fiducia supplicans “, il documento del Dicastero per la dottrina della fede - diffusa il 18 dicembre 2023 - non possono essere attuate in Africa “senza esporsi a scandali”. Nella Dichiarazione sulle benedizioni “extraliturgiche” (controfirmata dallo stesso Papa Francesco) era stato proposta la possibilità di benedire coppie in situazioni “irregolari”, rispetto alla morale cattolica, tra cui anche quelle formate da persone dello stesso sesso. E se “le benedizioni” dovrebbero avvenire al di fuori di qualsiasi forma rituale e senza essere equiparabili al matrimonio, la lettera il cui primo firmatario è Ambongo ritiene che “Il linguaggio di Fiducia supplicans rimane troppo sottile per essere compreso dalle persone semplici. Inoltre, resta molto difficile convincere che le persone dello stesso sesso che vivono in un'unione stabile non rivendichino la legittimità del proprio status”, si legge ancora nella lettera.
Il fatto stesso di offrire la possibilità di benedire coppie gay ha fatto sollevare forti perplessità da parte di alcuni vescovi e cardinali (i “tradizionalisti” Robert Sarah, anche lui africano e Gerard Müller allievo di Joseph Ratzinger) .
Ma la lettera di Abongo costituisce un salto di qualità, visto che coinvolge l’intera Chiesa del continente africano, che è anche quello in cui la “crescita” dei cattolici è più forte al mondo. La lettera diffusa oggi da Ambongo che è l’arcivescovo di Kinshasa (la più grande Diocesi d’Africa, Ambongo dal 2020 fa anche parte del Consiglio dei cardinali chiamati da Francesco a consigliarlo sulla Riforma della Curia ) intende essere “una sintesi” delle posizioni delle diverse Conferenze Episcopali nazionali e interterritoriali nel continente africano su questa Dichiarazione che, si legge, ha generato “un’onda d’urto, ha seminato confusione e inquietudine nell’animo di tanti fedeli laici, consacrati e anche pastori e ha suscitato forti reazioni”. Altre Conferenze episcopali come quelle francese e portoghese, spagnola e tedesca hanno espresso invece il loro appoggio alla Dichiarazione. Anche se la Conferenza episcopale francese ha precisato in un secondo momento che la benedizione deve essere impartita alle singole persone e non alle coppie.
Ma certamente la presa di posizione dell’intero continente africano guidata dal cardinale della Repubblica democratica del Congo (dove Francesco si è recato in visita un anno fa (https://www.huffingtonpost.it/esteri/2023/02/04/news/il_papa_vuole_eliminare_dallinconscio_collettivo_la_convinzione_che_sia_legittimo_sfruttare_il_congo_e_lafrica-11256016/ ) segna un punto di svolta della vicenda, anche perchè quasi in contemporanea con la lettera di Ambongo, il prefetto del Dicastero della Dottrina della fede, ha detto, rispondendo ad una domanda nel corso della presentazione del restyling del baldacchino della Basilica di S. Pietro “non ho avuto segnalazioni'' di richieste ''ma avremo un atteggiamento paterno e materno'' verso le persone in qualunque situazione si trovino. Quindi lasciando intendere che le benedizioni potrebbero avvenire dentro San Pietro.
La nota di Ambongo avrà sicuramente un peso all’interno del futuro Conclave. I cardinali elettori africani sono infatti 12, uno in più degli elettori degli Stati Uniti , contro i 6 della Francia, i 3 della Germania, gli 8 della Spagna (https://press.vatican.va/content/salastampa/it/documentation/cardinali---statistiche/elenco_per_nazione.html) e solo 2 meno dell’Italia.
"Incrollabile attaccamento" al Papa
Nella lettera si afferma subito che le Conferenze Episcopali di tutta l’Africa riaffermano “con forza” la loro comunione con Papa Francesco: “Nei loro diversi messaggi, le Conferenze Episcopali della Chiesa Famiglia di Dio in Africa iniziano col riaffermare il loro incrollabile attaccamento al Successore di Pietro, la loro comunione con Lui e la loro fedeltà al Vangelo”, scrive il cardinale Ambongo. Il suo messaggio, scrive in apertura il cardinale, ha ricevuto «il consenso di Sua Santità Papa Francesco e di Sua Eminenza il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la dottrina della fede». E inoltre Ambongo riferisce che “Sua Santità Papa Francesco fortemente contrario a qualsiasi forma di colonizzazione culturale in Africa, benedice di tutto cuore il popolo africano e lo incoraggia a rimanere fedele, come sempre, alla difesa dei valori cristiani». I pastori africani “ritengono che le benedizioni extraliturgiche proposte nella Dichiarazione “Fiducia supplicans” non possano essere attuate in Africa senza esporsi a scandali”. “Le Conferenze Episcopali generalmente preferiscono – ogni vescovo restando libero nella sua diocesi – non impartire benedizioni alle coppie dello stesso sesso. Questa decisione nasce dalla preoccupazione per la potenziale confusione e scandalo all'interno della comunità ecclesiale”, si legge in un passaggio della missiva, e inoltre le benedizioni sarebbero “ in diretta contraddizione con l’etica culturale delle comunità africane”.
In sostanza la nota di Ambongo (e la sua pubblicazione ) è stata approvata anche da Papa Francesco, una circostanza che ha fatto scrivere a Loup Besmond de Senneville, un corrispondente francese de La Croix , che sembra profilarsi una Chiesa a geometria variabile (https://www.la-croix.com/religion/benedictions-de-couples-homosexuels-vers-une-eglise-a-plusieurs-vitesses-20240111).
Certamente il cardinale Ambongo ha gestito il caso, insieme con chiarezza e prudenza. E senza strappi. Rendendo così più efficace la posizione della Chiesa africana, che dovrà essere certamente recepita in Vaticano, come del resto dimostrano le parole del cardinale Parolin.
Sostegno agli omosessuali.
Nello stesso documento si ribadisce comunque che “la Chiesa in Africa, come Famiglia di Dio “ riafferma che “le persone con tendenze omosessuali devono essere trattate con rispetto e dignità”; viene però ricordato loro “che le unioni omosessuali sono contrarie alla volontà di Dio e quindi non possono ricevere la benedizione della Chiesa”. Si cita in merito il Catechismo della Chiesa cattolica che definisce questi atti “intrinscamente disordinati” e “contrari alla legge naturale” e la grande maggioranza dei vescovi basa i suoi interventi – così si legge nel messaggio di Ambongo – sulla Parola di Dio “che condannano l'omosessualità”. Oltre alle “ragioni bibliche”, il contesto culturale in Africa, “profondamente radicato nei valori del diritto naturale riguardanti il matrimonio e la famiglia”, complica ulteriormente l’accettazione delle unioni omosessuali, poiché “sono viste come contraddittorie rispetto alle norme culturali e intrinsecamente cattive”.
Update dell'articolo pubblicato l'11 gennaio 2024 su Huffpost.it
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