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STRAGE DI BOLOGNA: DA GELLI ALLA STAZIONE

di Maria Antonietta Calabrò



I finanziamenti dell’Ambrosiano legano il manovale Bellini al Venerabile. Da questa sentenza si può riscrivere la Storia d'Italia. I sopravvissuti alla strage:"Finalmente cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel''


La pista dei soldi. Quando Licio Gelli, il capo della Loggia P2, (morto nel dicembre 2015) venne arrestato in Svizzera, nel 1982, addosso aveva due foglietti, un documento “con un’intestazione generale e misteriosa”, scrissero cinque anni più tardi i giudici istruttori di Milano nel rinvio a giudizio per la Bancarotta del Banco Ambrosiano, Pizzi e Bricchetti . “Era questa “Bologna 525779- X.S. “.

Ci sono voluti quasi 30 anni, ma quei foglietti hanno fornito la traccia per riaprire le indagini da parte della procura generale di Bologna, per il più grave attentato terroristico avvenuto in Italia, un processo che il 6 aprile è giunto alla sentenza di primo grado con la condanna all’ergastolo della primula nera dei Nar, Paolo Bellini, identificato come colui che portò la bomba in stazione la mattina del 2...

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