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PAPA LEONE E LA TRANSIZIONE VATICANA

  • di Maria Antonietta Calabrò
  • 21 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

di Maria Antonietta Calabrò

20 giugno 2025




Trascrizione della introduzione alla presentazione de “IL TRONO E L’ALTARE “ a Casale Monferrato, Accademia Filarmonica martedì 17 giugno 2025.




Questo è un libro - pur essendo stato pubblicato a fine 2024 - aiuta a comprendere anche quello che è successo con la elezione di Papa Leone XIV,  a cominciare da alcune “battaglie” avvenute in occasione del Conclave. È un libro che accompagna gli ultimi due pontificati e che porta alla luce una trama di potere sotto il pelo dell'acqua che ha condizionato, quasi disarcionato, i due predecessori di Leone, cioè Papa Benedetto XVI e quasi quasi anche Papa Francesco. Individuare  queste dinamiche, spero, eviterà che esse  possano  essere utilizzate contro Leone.

Quindi è una storia un po' complessa, ma penso che al tempo stesso sia abbastanza semplice da leggere e da seguire. Devo dire che possiamo iniziare dalla fine. Oggi, per esempio, Papa Leone ha ricevuto la Conferenza Episcopale Italiana nella Aula delle Benedizioni che è il luogo dove finisce il libro: l'Aula delle Benedizioni  ha una caratteristica, cioè è un'aula che contemporaneamente si affaccia  sull’interno della Basilica di San Pietro e  sull’esterno , sulla Piazza abbracciata dal colonnato del Bernini. Quindi il Papa, quando va a benedire Urbi et Orbi, deve attraversare l’Aula delle Benedizioni. E questo fatto è stato sottolineato oggi da Papa Leone XIV ai Vescovi Italiani dicendo che è la missione della Chiesa di essere tra l'Altare  della Basilica e la piazza visto che immette sulla Loggia  dove il Papa, per ultimo Francesco prima di morire e poi Leone, hanno benedetto il popolo. Penso che quell'Aula fornisca il punto di vista giusto per comprendere quanto è successo in Vaticano negli ultimi vent’anni: dall’elezione di Benedetto a Leone. Il mio libro non è un libro scandalistico: ho cercato di raccontare fatti che sono reali, cioè accertati secondo i normali criteri di competenza e di correntezza giornalistica, ma che mettono in evidenza situazioni incredibili.Quasi quasi mi sono stupita a scriverne, pur essendo il frutto di molti anni di lavoro. Ebbene, per tornare a benedire sulla Piazza - come ha raccontato in un apologo Papa Francesco nel 2021- bisogna metaforicamente “pulire” il magazzino di masserizie accumulate in quell’Aula per decenni,  come avvenne fisicamente dopo i cinquant’anni che sono passati tra l’unità d’Italia e fino al Concordato del ‘29.E come è accaduto in tempi più recenti, metaforicamente quando Francesco ha avuto il coraggio di “pulire” tante situazioni in relazioni alle cosiddette finanze vaticane.

Qui mi preme sottolineare la continuità tra Papa Leone e Bergoglio .Penso che ci sia un legame molto stretto tra Papa Leone e Bergoglio, perché il vero “ grande elettore” di Papa Leone è stato Francesco.Non sono stati d'accordo su tutto: Prevost addirittura dichiarò in anni lontani, “ non mi farà mai il vescovo”. Invece non è andata così, cioè invece  c'è stata una specie di passaggio di testimone tra i due. Nel 2013 Bergoglio arriva a Roma e diventa Papa e invece Prevost  proprio quell’anno lascia Roma dopo oltre dieci anni di ufficio di Generale degli  Agostiniani, dove Avevano alloggiato a pochi metri di distanza , uno alla casa del Clero di via della Scrofa, l’altro presso la Casa generalizia che è sempre lì in via della Scrofa. Prevost è stabile a Roma, Bergoglio va e viene da Buenos Aires. Le parti si invertono: Prevost  torna a Chicago e poi sarà fatto da Bergoglio vescovo in Perù. Bergoglio viene eletto Papa e va a celebrare Messa a Sant’Agostino quando Prevost parte.

Nel 2023 Francesco porta a Roma di nuovo Prevost e lo fa Prefetto  dei vescovi, quello che decide quali saranno i nuovi vescovi. Dopo sei mesi lo crea cardinale. Avete visto le foto di Leone sul cavallo in Perù con gli stivaloni  nell'acqua, eccetera? Ecco, incarnava esattamente il tipo di vescovo voluto da Papa Francesco, cioè quello con l'odore delle pecore, e lui dopo sei mesi lo fa cardinale e neanche un mese prima di morire lo eleva a cardinale vescovo, perché i cardinali si distinguono, in vescovi, presbiteri e diaconi.

Sono solo sette i cardinali vescovi , quelli che  hanno come  una primazia nel collegio cardinalizio e questo avviene a fine gennaio 2025 e gli dà la Diocesi di Albano, dove adesso tornerà per a luglio ed ad agosto da Papa,  Leone, come sede suburbicaria più importante dove viene incardinato. Non fa a tempo a prenderne possesso perchè Papa Bergoglio  muore. Papa Francesco ha fatto un'altra cosa molto importante “per “Prevost, ha fatto indagini approfondite su casi di abusi sessuali e abusi di coscienza e di potere che sono avvenuti in Perù con una organizzazione che è stata sciolta da Papa Francesco poco prima di morire che è il Sodalitium della Vita Christiana. Ha liberato Prevost  da questo peso del Perù.

C'è stato qualcuno che ha cercato di utilizzare questa storia nel periodo del preConclave, ma non ce l'ha fatta , perhè le accuse mosse contro di lui erano totalmente infondate. Eppure è stato tentato, da parte di gruppi conservatori americani.

La storia che viene analizzata nel libro arriva fino adesso:  al rapporto con il nuovo presidente degli Stati Uniti rieletto Donald Trump, c'è l'ultimo capitolo che si intitola “lo  Sciamano americano “ che descrive i rapporti dei trumpiani con la Chiesa cattolica. E su questo  passerò la parola subito a Massimo Gaggi editorialista del Corriere della Sera  e corrispondente dagli Stati Uniti per tantissimi anni che conosce bene questa situazione. Presento anche il senatore Enrico Borghi che è il senatore eletto nella circoscrizione del Piemonte e in particolare per la sua competenza in relazione a molte vicende che trovate scritte nel libro che hanno a che fare con tentativi di condizionamento del Vaticano da parte di paesi stranieri, dagli Stati Uniti alla Cina, piuttosto che alla Francia, attraverso anche vere e proprie operazioni di disinformazione, di hackeraggi e di azione di agenti segreti stranieri. Eppure l’ Altare è riuscito a prevalere sul Trono cioè su queste dinamiche di potere. Adesso si apre una  nuova fase. Questo libro lo ho consegnato anche a Papa Prevost dieci giorni dopo l'insediamento nel corso dell’udienza generale per segnalare il rischio  che si ricreino le stesse situazioni e quindi un terzo Papa possa rimanere imbrigliato in vicende simili.



Per il periodo di permanenza di Papa Prevost in Perù come vescovo segnalo il docufilm del Dicastero della Comunicazione pubblicato il 20 giugno 2025 : “León de Perú" - Documentario sulla vita di Robert Francis prima di diventare #Leone @Pontifex  https://youtu.be/Rzc0PnbSGb0?si=HkhUQklitqxrqXR- via @YouTube

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