IL PROCESSO BECCIU E IL CONVITATO DI PIETRA DEI WHATSAPP TRA CIFERRI E CHAOUQUI
di Maria Antonietta Calabrò
Su 126 whatapp intercorsi tra Genoeffa Ciferri detta Genevieve , amica di monsignor Alberto Perlasca, e Francesca Immacolata Chaouqui , 119 sono stati omissati e stralciati in quanto oggetto di un nuovo procedimento penale in Vaticano contraddistinto dal numero di registro 50/22.
Quindi non si conosce il contenuto di gran parte dei messaggi che la Ciferri - nella notte del 26 novembre dello scorso anno - inviò al Promotore Alessandro Diddi come prova dei rapporti intercorsi con l’esperta di comunicazione che sarebbe stata l’ispiratrice - sempre secondo Ciferri - del contenuto del cosiddetto “memoriale” consegnato da Perlasca agli inquirenti. Memoriale che segnò l’inizio della collaborazione dell'ex responsabile amministrativo della Segreteria di Stato e delle sue accuse contro il cardinale Angelo Becciu.
Chaouqui in udienza il 13 gennaio 2023 ha negato davanti al Tribunale vaticano di aver interferito con le indagini ma di aver solo spronato Perlasca a dire la verità innanzitutto al Santo Padre. Per questo Chaouqui ha prodotto i podcast fatti fare a Perlasca , cioè registrazioni in viva voce del contenuto del memoriale , podcasts che Chaouqui avrebbe consegnato al Papa e che ieri sono stati subito pubblicati da Il Domani.
La testimonianza davanti al Tribunale vaticano delle due donne ( che forse saranno messe a confronto) è durata 7 ore. La Chaouqui ha più volte escluso che il Promotore Diddi o la Gendarmeria , segnatamente il commissario De Santis, l’ abbiano usata per "indirizzare" Perlasca attraverdo la Ciferri. E ha sostenuto che le conversazioni con Ciferri avvenivano prevalentemente al telefono, mentre Ciferri ha detto che avvenivano con messaggi scritti su whatsapp.
Il Presidente Pignatone ha faticato non poco per mantenere le testimonianze dentro i binari dei rapporti con Perlasca. In ogni caso l’emersione del ruolo della Chaouqui non si è trasformata in un colpo mortale per la credibilità dell’accusa e per il prosieguo del processo cosiddetto Sloane Avenue.
Bisognerà vedere come e che fine farà la nuova indagine, o se l'apertura del fascicolo serve a tenere sotto segreto documenti imbarazzanti come sospettano le difese degli imputati.
La Ciferri ha detto che in ogni caso la copia di tutti i whatsapp , che ormai si sono trasformati in un convitato di pietra a margine del dibattimento in corso, è stata consegnata a un notaio sia in forma cartacea che su supporti digitali.
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