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VATICANO/ RIFORME FERME : DIVERSI MILIARDI DI EURO SONO RIMASTI SU BANCHE ESTERE



di Maria Antonietta Calabrò


Il Papa ha dichiarato nella lettera inviata al personale della Segreteria per l'Economia che il cammino per cambiare le finanze vaticane in modo che possano essere un servizio alla missione della Santa Sede e della Chiesa è " appena iniziato". Un esempio? E' passato più di un anno dal Rescriptum firmato da Papa Francesco nell'udienza concessa al Segretario di Stato Pietro Parolin il 22 agosto 2022 e in cui stabiliva come interpretazione autentica dell'articolo 219, paragrafo 3 della nuova Costituzione apostolica Praedicate Evangelium il fatto che "l'attività di gestore patrimoniale e di depositario del patrimonio mobiliare della Santa Sede e delle Istituzioni colleghate alla Santa Sede compete in via esclusiva all'Istituto per le Opere di Religione". Questa norma avrebbe comportato il trasferimento in Vaticano di centinaia di milioni di euro, entro 30 giorni dal 1 settembre 2022. Invece non è successo nulla. I soldi di Congregazioni, APSA (amministrazione del patrimonio della Sede apostolica, fino a due mesi fa presieduta dall'arcivescovo Nunzio Galantino) sono rimasti tutti "saldamente" all'estero, a cominciare dall'Italia e dalla Svizzera, sperperando denaro visto che si pagano milioni e milioni di euro di commissioni a banche estere. Ad una prima quantificazione si tratta di diversi miliardi di euro!

Come mai è avvenuto questo? Come mai questi soldi non riescono a rientrare in Vaticano? Ad attraversare nuovamente Porta Sant'Anna È' gelosia ? Particolarismo? O ci sono altri motivi che hanno spinto a lasciare le cose come stavano? E i soldi del Fondo pensioni dei dipendenti Santa Sede?

Il Papa nella lettera inviata al personale della Segreteria dell'Economia, pubblicata sul sito della stessa Segreteria il 12 dicembre 2023 ha invitato a evitare particolarismi affinchè non ci siano enti ricchi e enti poveri, ma le risorse siano concentrate e distribuite per il bene comune.

"Si tratta di lavorare avendo il coraggio di compiere responsabilmente scelte anche non popolari perche la vostra visione deve guardare necessariamente all'insieme, pensando al futuro.", ha scritto Francesco.

E ancora : "I bilanci e i budget non devono essere uno sterile esercizio cantabile, ma devono rappresentare lo sforzo di accompagnare la missione di tutti ripartendo le risorse secondo le effettive necessita, anche chiedendo talvolta a qualcuno di fare un passo indietro o di condividere le entrate con gli altri. Perche non ci siano enti ricchi ed enti poveri, ma l 'unica Santa Sede che si muove in armonia, nella consapevolezza che tutti, pur con compiti diversi, partecipano alla realizzazione e al perseguimento del medesimo bene."


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