ZELENSKA VA DAL PAPA E IL VATICANO VA OFFLINE
UPDATE: 12,23 del 23 novembre 2024 +++Ancora difficoltà di accesso al dominio vatican.va. C’è ancora un numero
anormalmente alto di interazioni con il domain .va. Le contromisure sono ancora in corso e per questo motivo potrebbe essere ancora difficoltà di accesso.+++Le contromisure da parte del Vaticano vengono attuate per impedire la compromissione del dominio
di Maria Antonietta Calabrò
22 novembre 2024
VATICAN.VA , il sito ufficiale della Santa Sede e dello Stato vaticano, é off line da mercoledì mattina , cioè a partire dagli stessi momenti in cui , nel giorno anniversario dei mille giorni di guerra della Russia contro l’Ucraina, la moglie del premier Olena Zelenska , prima era stata ricevuta da Papa Francesco in Vaticano e poi era stata invitata a partecipare in prima fila all’Udienza generale in piazza San Pietro, infine aveva partecipato alla Messa per la pace celebrata dal cardinale Matteo Zuppi nella Basilica di Santa Maria in Trastevere con la Comunità di Sant’Egidio . In mattinata Zelenska era stata anche in visita all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù e aveva ringraziato la struttura e i medici della Santa Sede per le cure ricevute dai bimbi ucraini.
La giornata si era conclusa con l ‘intervista della moglie del premier ucraino aCinque Minuti da Bruno Vespa su Rai1.
Da allora, e quindi oggi sono tre giorni, il sito Vaticano.va risulta non raggiungibile prima per errore 504 e da ieri per errore 503, in particolare dai dispositivi mobili (cellulari, I pad) cioè la stragrande maggioranza degli accessi da tutto il mondo , mentre collegandosi da computer fisso l’accesso è intermittente, va e viene.
Il che però non è una buona notizia lo stesso, perché - come sostengono i tecnici di cybersecurity - al ping e a livello TCP- i server rispondono correttamente. Ma questo vuol dire semplicemente che un attacco hacker può essere ancora in corso.
Il problema riguarda il dominio principale “Vatican.va”, quello grazie a cui si accede alle parole e alle attività del Papa, a tutti gli organismi del piccolo Stato, e ai Musei vaticani.
Questa volta tuttavia non sembra che i problemi siano dovuti a un cosiddetto DDoS, cioè a un Distributed Denial of Service, che si verifica quando migliaia di bot si collegano ad un sito e lo “ingolfano” di richieste d’accesso, tanto da renderlo inaccessibile. Un attacco simile era avvenuto significativamente il giorno dopo la formale protesta russa contro un’intervista di Papa Francesco al settimanale dei gesuiti americani “America”, il 30 novembre 2022, e fu analizzato e classificato come attacco hacker dalla migliore rivista specializzata italiana, Red Hot Cyber.
Ma forse oggi è anche peggio. Potrebbero essere in azione i cosiddetti wipers, cioè virus che entrano dentro e cancellano le memorie delle architetture informatiche, rendendole inservibili.
Anche nel novembre 2022 il Vaticano fu sotto attacco hacker a lungo,rimanendo anche allora offline per giorni, sotto minaccia ibrida (così si chiama, anche se è pur sempre una guerra).
Bisogna infine aggiungere che l’analisi sul mandante di un attacco hacker non può mai essere tecnica, perché è impossibile risalire ai punti iniziali di attacco, che vengono rimbalzati in tựtto il globo. La ricerca "dell'attaccante" è essenzialmente geopolitica. La "rivendicazione", infatti, non avviene mai se l'attore della minaccia è uno Stato o è collegato ad uno Stato e pertanto, per sua stessa natura, si mostra come un attacco “ambiguo”.
Quello del 2022 contro il Vaticano ha creato un forte allarme anchein Italia, nella struttura cyber che era stata appena creata dal governo Draghi e che allora era guidata dall'ex Vicedirettore del DIS,Roberto Baldoni. Anche perché quella stessa giornata fu caratterizzata da tensioni nei cieli dell'Adriatico con passaggi di aerei russi sopra la portaerei USA Bush.
Oggi siamo di nuovo in una situazione di tensione altissima con la minaccia russa di usare armi nucleari.
Comments