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CARDINALE BECCIU AL TG1 : “NON HO MAI RUBATO, SONO VITTIMA DI ALCUNE PERSONE”



di Maria Antonietta Calabrò


Manca meno di un mese alla sentenza, attesa nella settimana compresa tra l'11 e il 16 dicembre 2023, così come annunciato dal Presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Pignatone .

Nel giorno dell' arringa dei suoi difensori avvocati Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo nel processo vaticano per l'acquisto del Palazzo di Londra , il cardinale Angelo BECCIU, uno dei dieci imputati , ha rilasciato un'intervista al TG1, rispondendo alle domande del vaticanista Ignazio Ingrao. Per BECCIU il Promotore di Giustizia Alessandro Diddi ha chiesto la condanna a 7 anni e 3 mesi di carcere, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di 14 milioni di euro. La parte civile APSA, l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, ha chiesto nei suoi confronti un risarcimento danni di 216 milioni di euro (su 270 milioni complessivi) in solido con il finanziere Raffaele Mincione, Enrico Crasso e Fabrizio Tirabassi (https://www.justout.org/single-post/riceviamo-e-pubblichiamo-con-risposta-documentale) .

CARD. BECCIU AL TG1: “NON HO MAI RUBATO”

Intervista del cardinale Angelo Becciu al Tg1 in onda alle 20

D. Eminenza, l’accusa ha chiesto per lei 7 anni e 3 mesi di reclusione, per tre filoni di inchiesta, l’acquisto del palazzo di Londra per conto della Segreteria di Stato, i fondi concessi alla sig.ra Cecilia Marogna e i soldi dell’obolo di san Pietro dati alla Caritas di Ozieri dove lavora suo fratello. Come risponde?

R. Continuo a proclamarmi innocente e posso dire che mai ho rubato, mai ho migliorato la mia posizione economica: io non ho ville, non ho case, non ho appartamenti e i miei conti sono molto, molto modesti.

D. Se tornasse indietro, si comporterebbe diversamente?

R. Il mio intento era solo quello di creare vantaggi per la Santa Sede, di fare solamente il bene della Santa Sede. Se poi altri ne hanno approfittato, questi altri ne rispondano.

CARD. BECCIU AL TG1: “HO REGISTRATO LA TELEFONATA CON IL PAPA MA NON VOLEVO UTILIZZARLA”

D. Perché con l’aiuto di un’altra persona ha registrato una telefonata con il Papa?

R. Questo l’ho già spiegato al Papa. E il Papa ha capito bene. Quella telefonata era già morta. Nessuno ne sapeva. Io non l’ho mai utilizzata, qualche altro invece l’ha voluta pubblicare.

CARD. BECCIU AL TG1: “SONO VITTIMA DI ALCUNE PERSONE”

D. Condivide lo sforzo che sta facendo il Papa per portare più pulizia e trasparenza nell’uso del denaro in Vaticano?

R. Posso dire di essere orgoglioso di aver aiutato il Papa ad avviare queste riforme. Mi sono permesso anche di fare presente al Papa che certe persone non meritavano di stare in Vaticano.

D. E lei pensa di essere vittima anche di queste persone?

R. Certamente nel processo questo è venuto fuori. Si sono quasi autoaccusati di aver messo su delle accuse contro di me. Sono gli stessi autori ad averlo detto.

CARD. BECCIU AL TG1: “CONFIDO NELL’ASSOLUZIONE”

D. Se dovesse essere condannato, chiederà la grazia al Papa?

R. Io non ci voglio pensare all’eventualità della condanna. Io ho fiducia. Lo stesso Santo Padre negli incontri vari che ho avuto mi ha sempre detto abbia fiducia, abbia fiducia".




Qui sotto la pagina 912 della Requisitoria scritta depositata dal Promotore di Giustizia Alessandro Diddi agli atti del Tribunale vaticano presieduto da Giuseppe Pignatone in cui si quantificano i profitti derivanti dai reati dei singoli imputati del processso Sloane Ave che possono essere confiscati .




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