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Luglio 2017: Striano, lo 007 Adani e “gli amici “ del Vaticano che “offrono una bistecca”.

8 settembre 2023


Nei capitoli 13 e 14 della richiesta di arresto dell’ufficiale della Guardia di Finanza che accedeva illegittimamente alle SOS emergono i rapporti dell’indagato con un capitano dell’AISE e controlli su prelati e un gruppo di indagati e testimoni del processo per il Palazzo di Londra. Il caso “delle 500 imprese italiane rette da russi”


di Maria Antonietta Calabrò


Il 4 marzo 2023 Just out per primo aveva acceso un faro su una serie di accessi abusivi da parte del finanziere Striano nei confronto di alcuni indagati e testimoni del processo vaticano per l’acquisto del Palazzo di Londra, all’interno di una vicenda scoperchiata dalla denuncia del ministro della Difesa Guido Crosetto (vedi qui: https://www.justout.org/single-post/mincione-tirabassi-torzi-e-marogna-nella-rete-degli-accessi-abusivi).

Non appena esploso il caso, Il Promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi ha fatto sapere di aver aperto una sua indagine sul caso.

Venerdì 6 settembre tutti gli atti dell’indagine e la richiesta di arresto di Striano e del suo capo ,l ‘ex magistrato della DNA (Direzione nazionale antimafia ) Antonio Laudati , da parte della Procura di Perugia, diretta da Raffaele Cantone, sono stati depositati presso la Commissione parlamentare antimafia (oltre 10 mila documenti) . E si sono appresi nuovi particolari sul caso.

Mentre sono di particolare rilievo, le considerazioni conclusive contenute nella richiesta di arresto nei confronti di Pasquale Striano , l’ufficiale della Gdf, che lavorava alla DNA e al sostituto procuratore Antonio Laudati, avanzata dalla Procura di Perugia, già il 29 maggio 2024 (che è stata respinta dal GIP e su cui entro la fine del mese di settembre dovrà pronunciarsi il Tribunale del Riesame. Sono infatti “considerazioni conclusive “circa lo stato delle indagine e i dati emersi ed in corso di approfondimento circa i possibili “mandanti”, degli accessi abusivi compiuti da Striano. A questo riguardo potrebbero essere chiamati a testimoniare anche alcuni dei destinatari delle lettere inviate da Laudati ad alcuni esponenti istituzionali, la cosiddetta “Laudati version “, e tra essi l’ex capo dell’AISE ( novembre 2018- aprile 2020, , dove era già vicedirettore dal 2017, Luciano Carta (ex capo di stato maggiore della GDF) e il prefetto Mario Parente ,che il 29 maggio 2024 era ancora capo dell’AISI, il servizio segreto interno (lascerà la direzione pochi giorni dopo).

L’ambito di questi approfondimenti riportati nel capitolo 13 , riguardano al punto 13.1 “i rapporti con i giornalisti”; al punto 13.2 la “figura di ADAMI Silvio e il possibile collegamento con gli apparati di sicurezza del Paese”. Adami è uno dei 17 indagati dell’inchiesta, fin dall’inizio, un capitano dell’AISE (servizio segreto per l’estero). Il 2 marzo 2022 infatti lo 007 chiese a Striano il favore di accedere alle SOS in relazione ad un ex monsignore di Curia, Ermes Giovanni Viale, nei cui confronti Striano consulta una SOS riguardante un’anomala movimentazione di contante.

Adami è particolarmente insistente nelle richieste di dati su monsignor Viale perchè in data 14.3.2022, cerca di contattare Striano per tre volte, e Striano gli risponde scrivendogli “Silvio, niente di niente non non ci sono altre risorse da cui pescare “il personaggio è un pezzo da 90”. Adami lo ringrazia e Striano rappresenta il suo rammarico, ricordandogli di essere disponibile per qualsiasi cosa”. E l’occasione si si presenta il 17 marzo 2022, meno di un mese dopo, l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Adani, dopo un tentativo di chiamata ,contatta Striano chiedendogli : “Pasquale sulle barche abbiamo nulla?” Come si ricorderà in quel periodo erano continui i riferimenti a barche e yatch di proprietà di oligarchi russi da sequestrare. Striano risponde negativamente e all’ulteriore richiesta di Adami, gli “contro offre”: “Se vuoi ti posso mandare un file che nessuno ha neanche in finanza,ove ci sono le 500 imprese italiane rette da russi, ci sarebbe da fare un lavoro e ma io non riesco”. E Adani risponde : “Magari”.

Il Vaticano

Un ambito relativo ai presunti mandanti degli accessi di Striano riguarda il Vaticano, analizzati al punto 13.3 della richiesta .Già molto indietro nel tempo,nel luglio 2017 , Adami aveva chiesto altre informazioni a Striano sempre riguardanti il piccolo Stato, che stava vivendo un momento particolarmente drammatico dopo la cacciata del primo Revisore generale Libero Milone e il rientro in Australia del cardinale George Pell, il Ranger delle finanze, costretto a difendersi da accuse infanti di pedofilia.

E Striano rispose con giri di frasi che sembrano alludere ad appalti, così : “Presumo che gli amici devono appaltare qualcosa di alimentare e nello specifico forniture di carni”, poi gli consiglia “di imbastire una risposta per gli amici”: “Se magari ci invitano a mangiare una bistecca diciamo noi a chi scegliere”.

Chi sono questi “amici “ di Adamo e Striano con cui i due si interfacciano già dal 2017?

Striano - secondo la richiesta di arresto di Cantone - risulta ben introdotto in Vaticano, tanto di essere in possesso di “una tessera “ che gli consentiva l’accesso ad una serie di servizi all’interno del piccolo Stato e soprattutto sarebbe stato in grado di trovare un lavoro - stando agli atti depositati - in Vaticano per un suo amico, tale Matteo.

I numeri dei presunti accessi illegali sono impressionanti. Come ha testimoniato il Procuratore Cantone nella sua audizione davanti alla Commissione antimafia, il 7 marzo 2024, dal gennaio 2019 al novembre 2022, Pasquale Striano "ha effettuato un download di 33.528 file dalla banca dati della Direzione nazionale antimafia. Questo numero enorme di informazioni che fine ha fatto? E quanti di questi dati possono essere utili anche a soggetti che non operano nel nostro territorio nazionale. Tra questi ci sono anche atti coperti da segreto".

Sono stati enucleati - disse allora Cantone - "800 accessi abusivi" ma "in realtà le consultazioni sono molto maggiori. Dal 1 gennaio 2019 al 24 novembre 2022 Striano ha consultato 4124 Sos, e in queste ha consultato 171 schede di analisi e 6 schede di approfondimento, seguite digitando nominativi di 1531 persone fisiche e 74 persone giuridiche . Ha ricercato 1123 persone sulla banca dati Serpico, 1947 ricerche alla banca dati Sdi". 

Nel luglio 2019 iniziano gli accessi illegittimi anche in relazione ad alcuni imputati del processo Sloane Avenue, quando le indagini vaticane sono appena iniziate a seguito della denuncia dello IOR. Quando l’indagine viene svelata da uno scoop di Emiliano Fittipaldi sull’Espresso (che costò il posto all’allora capo della Gendarmeria, ex GDF Domenico Giani) , Striano manda il link a sua moglie . Gli accessi proseguono nel marzo 2020 anche in relazione a Cecilia Marogna, segnalata dall’Interpol, e che sarà arrestata a Milano nell’ottobre successivo su rogatoria vaticana (arresto annullato dalla Cassazione).

La Commissione antimafia presieduta da Chiara Colosimo si occuperà di nuovo del caso a partire da mercoledì 11 settembre 2024.

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